Adidas accorcia le distanze da Nike. Il gruppo di sportswear tedesco ha raggiunto per la prima volta 10 miliardi di euro di ricavi, in crescita del 53% rispetto al 2005 (14% esclusa Reebok) avvicinandosi sempre più agli 11,4 miliardi del numero uno americano. «Il 2006 è stato un anno esaltante per Adidas, dice Herbert Hainer (nella foto), presidente e amministratore delegato del gruppo. Non solo per il record di vendite, ma anche per l'ingresso di Reebok che ha già apportato al gruppo ricavi per 2,47 miliardi».
Se la new entry ha trainato i conti del colosso tedesco a due cifre, è anche vero che ha frenato il proprio giro d'affari, in calo del 9% rispetto al periodo precedente l'acquisizione. «L'operazione Reebok, spiega Umberto Pieraccioni, ad Adidas Italia, ha consentito di completarci sia a livello geografico, rafforzando per esempio il nostro brand negli Stati Uniti, sia a livello di settori di business».
Con l'ingresso del brand americano, infatti, Adidas è approdata innanzitutto nel campo del basket, siglando una partnership di 11 anni con l'Nba. Inoltre Reebok ha avvicinato il gruppo al mondo delle palestre campo in cui Adidas faticava ad affermarsi. «Nei prossimi due anni siamo pronti ad attaccare il running, continua Pieraccioni. L'obiettivo nel medio termine è quello di focalizzare Adidas sempre più sugli sport di squadra e Reebok sui singoli atleti. Questo anche grazie a un accorpamento dell'area logistica e finanziaria, ma mantenendo una netta separazione a livello marketing e vendite».
Intanto il 2006 ha segnato una crescita a due cifre anche del risultato operativo (+24,5% a 881 milioni) e dell'utile netto (+27% a 496 milioni di euro).
Estrato da Finanza & Mercati del 8/03/07 a cura di Pambianconews