Una crescita media annua del 18% negli ultimi sei anni delle esportazioni italiane di abbigliamento in Russia. Nel solo 2006 si stima un aumento in valore assoluto dell'export italiano di 200 milioni di euro circa, con vendite attestate a quasi un miliardo di euro, che fanno della Russia il sesto mercato mondiale del made in Italy.
Sono i dati resi noti dall'Ente moda Italia (Emi) e da Smi-Ati (la Federazione delle imprese tessili e moda italiane), che hanno organizzato la presenza italiana alla «Collection premiere Moscow», aperta ieri a Mosca. Il valore annuale retail dei consumi russi di prodotti di abbigliamento ha ormai raggiunto i 25 miliardi di euro, un livello non troppo distante da quello del mercato italiano.
Le importazioni di tessuti italiani sono ancora relativamente contenute, ma, ad esempio, la forte crescita delle presenze di buyer russi alle recente edizione di Milano Unica, il Salone italiano del tessile, testimonia l'interesse e le potenzialità del mercato russo per l'industria tessile italiana. «Già oggi, ha detto Paolo Zegna (nella foto), presidente di Smi-Ati, nell'abbigliamento casual, nell'intimo e nella maglieria femminile il mercato russo è il primo tra gli sbocchi esteri della produzione italiana. In Russia siamo al secondo posto, dietro la Cina, come fornitori di abbigliamento, ma ci collochiamo al primo posto per gli articoli di qualità medio-alta e di lusso».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 28/02/07 a cura di Pambianconews