«Dopo aver corso per i quattro angoli del mondo negli ultimi tre mesi, entro fine aprile presenterò il piano triennale». Michele Norsa, dallo scorso ottobre alla guida di Ferragamo, scherza con due buyer messicane a pochi minuti dall'avvio della sfilata a Palazzo Mezzanotte, sede di Piazza Affari. Una location che non pare casuale: è chiaro che l'obiettivo è la quotazione della maison fiorentina, lascia capire Norsa, ma sui tempi ci tiene a sottolineare che «non se ne parla prima del 2008».
La nuova sfida del manager è portare Ferragamo a esprimere il potenziale ancora nascosto nel marchio. «Il piano, spiega, sarà focalizzato sulla copertura più efficiente dei mercati, e sulla massima accelerazione della distribuzione». La società nel 2006 ha realizzato 631 milioni di euro di ricavi, in crescita del 10% sull'anno precedente. Nel 2007 l'obiettivo è quello di aumentare di un ulteriore 10%, anche se «i nostri negozi maggiori stanno registrando incrementi superiori, fino al 20% negli Usa».
Ferragamo annuncia una carta a sorpresa: per aumentare i margini nei giorni scorsi è sbarcato in forza nel Personal care amenities con la firma degli oggetti da toilette per l'hotel NewOtani di Tokyo, ma anche per le linee aeree di Singapore e dell'Arabia Saudita.
Estratto da Finanza & Mercati del 22/01/07 a cura di Pambianconews