Ne ha fatta di strada quel piccolo taccuino dalla copertina nera, nato in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, prima di arrivare a Milano. L'inseparabile amico di Hemingway, Van Gogh e Matisse. Un percorso insolito lo ha portato dai caffè parigini del Novecento agli scaffali dei più grandi bookstore del pianeta negli anni Novanta e, di recente, su centinaia di blog internazionali.
Poi, nel 1997, l'azienda milanese Modo & Modo, specializzata nella distribuzione di oggetti di design, si lancia alla ricerca di alternative di mercato: in quel momento era in forte crescita la domanda legata ai temi della cultura e del viaggio. Maria Sebregondi, incaricata della ricerca e attuale responsabile della brand equity di Moleskine srl, seppe cogliere un forte potenziale proprio nel taccuino Moleskine.
Dodici anni dopo l'abbandono a Tours dell'ultima produzione ancora in territorio francese, nel 1998 vengono commercializzati in Italia i primi taccuini prodotti dalla Modo & Modo spa. In seguito agli ottimi risultati commerciali, l'azienda decide nel 2001 di concentrarsi esclusivamente sul brand Moleskine: acquistata di recente da un fondo di private equity internazionale, la società è diventata Moleskine srl.
Il gruppo macina nuovi traguardi: nel 2006 ha venduto circa 8 milioni di pezzi in 43 nazioni, con un business prodotto di 100 milioni di euro, contro i 60 milioni dell'anno precedente. In testa alla classifica dei mercati ci sono Stati Uniti, Germania e Austria, poi l'Italia, la Gran Bretagna e la Francia. «Negli ultimi anni sono in forte crescita mercati asiatici come il Giappone» conclude Rosciglione. E nella distribuzione internazionale sono le librerie il canale preferenziale, con il 65% di quota nelle vendite.
Estratto da Economy del 16/02/07 a cura di Pambianconews