Filippo Marazzi lo ripete ancora: «I fondi? Ci hanno fatto bene». Nonostante i conti in crescita, la sua Marazzi non era mai riuscita a superare il prezzo di collocamento in Borsa, 10,25 euro. Ce l'ha fatta lunedì scorso, 10,31 euro: quando i fondi di private equity sono usciti.
Un vantaggio per l'azienda che, guidata solo dalla famiglia, comincia (per ora) finalmente a salire in Piazza Affari; e per i fondi medesimi, la Permira di Paolo Colonna e Nicola Volpi e la Private Equity Partners (Pep) di Fulvio Sattin. Che con il blitz Marazzi hanno guadagnato circa 134 milioni in due anni: il 100%. Mentre l'azienda, in Borsa, perdeva.
II 22 dicembre 2004 Riaz, che raduna Permira e Pep, acquistò il 33% di Marazzi a 3,9 euro per azione: spesa, 132 milioni. II 15 febbraio 2006 portò l'azienda in Borsa, rivendendo il 25% a 10;25 euro: ricavo, 214 milioni. II 12 febbraio scorso cede il restante 8,5% a 10,3 euro. Ricavo, circa 87 milioni. Fanno 169 milioni di guadagno. Che diventano 174 con i 4,7 milioni delle salate consulenze per portare Marazzi in Borsa. Tolti i 40 milioni riconosciuti a Filippo Marazzi come da prospetto, restano in tasca ai fondi 134 milioni: un settimo della capitalizzazione.
Estratto da Affari & Finanza del 19/02/07 a cura di Pambianconews