New York, Londra, Milano e Parigi. Sono nell'ordine cronologico le quattro piazze, dove con un cambio di staffetta più o meno settimanale, è in corso una maratona creativa che, partita la scorsa settimana, si concluderà i primi di marzo. Il mese di febbraio, insieme a quello di settembre, quando le maison, affermate o esordienti, presentano al mondo intero le novità per le stagioni successive. La moda che sta sfilando in questi palcoscenici diventa una cartina di tornasole per verificare lo smalto di queste città.
Milano è la capitale del business, ma sempre meno dell'immagine e dell'effervescenza culturale. Parigi mantiene il suo primato come città del glamour, dove bisogna esserci per farsi notare dalla stampa internazionale. New York detiene la leadership d'immagine nel mondo giovane. Londra è tornata ad essere quella che è sempre stata, la città della pura creatività.
Se si volesse assegnare un Oscar alla città delle idee e della creatività, in questo momento andrebbe a Londra. Ne parlano tutti i giornali. Tra i giornali di moda, persino Vogue francese dedica uno speciale ai nuovi talenti creativi di Londra. A Londra stanno emergendo una serie di nomi acclamati dalla stampa. Creativi che arrivano da tutto il mondo e che vanno a Londra per avere la chance per emergere. La città di Londra esercita un appeal così forte che anche Mare Jacobs nome affermato nell'empireo degli stilisti a stelle e strisce, trasferisce lì la sua linea più giovane.
La hit dei primati continua con New York che vanta di essere un palcoscenico perfetto per la moda giovane commerciale, con un crogiolo di osannati nuovi nomi e un corollario di imperdibili feste. Parigi, invece, detiene l'Oscar come capitale del glamour. Invece a Milano il pubblico che conta rimane pochi giorni ed è molto sfoltito rispetto a qualche anno fa. Così mentre New York, Parigi e Londra si popolano e risplendono di luce propria, Milano è a secco di glamour. Vive in penombra. Le grandi feste le griffe le fanno altrove. L'equazione procede pressappoco così: quanto più Milano diventa capitale dell'industria e del business della moda, sempre meno lo è delle nuove tendenze, del glamour e delle feste dove bisogna esserci.
Estratto da Affari & Finanza del 12/02/07 a cura di Pambianconews