Contro la contraffazione le autorità cinesi ora fanno leva sulle più recenti pronunce giurisprudenziali, la più importante delle quali ha introdotto la responsabilità penale del proprietario che affitta immobili in cui si vendono prodotti falsi.
Un orientamento che sta prendendo sempre più piede e che qualcuno sta pensando di importare anche nei nostri tribunali: oggi in Cina chi affitta può commettere il reato di favoreggiamento alla contraffazione. Il che sta portando all'introduzione sempre più frequente di contratti di affitto con la clausola a tutela del proprietario: in caso di vendita di prodotti contraffatti scatta la sospensione dell'attività commerciale per trenta giorni, il tempo di trovare un altro affittuario. Perchè no anche da noi? Il fenomeno in Cina non è stato certo stroncato, ma almeno i contraffattori iniziano a sentire sul collo il fiato delle autorità.
«Tanta severità ci conforta» commenta Roberto Snaidero, presidente di Federlegno arredo, di ritorno da una missione in Cina che ha portato alla firma di un cooperation agreement con il China National Furniture Association (Cnfa), il China National Building Association (Cbda), il China National Interior Decoration Association (Cida) per il rispetto reciproco dei diritti di proprietà. «Si tratta della prima volta nei cinque anni della mia presidenza, qualcosa sta cambiando, finalmente, anche in Cina» aggiunge.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/02/07 a cura di Pambianconews