Il fatturato del Gruppo Bulgari per l'anno 2006 è stato pari a 1.010,4 milioni di euro, rispetto a 918,5 milioni di euro del 2005, con un aumento del 12,0% a cambi comparabili (+10,0% a cambi correnti).
Nel quarto trimestre 2006 le vendite sono state pari a 323,6 milioni di euro rispetto a 311,2 milioni di euro realizzati nello stesso trimestre 2005 (+7,5% a cambi comparabili e +4,0% a cambi correnti) e a fronte di un'elevata base di confronto nell'anno precedente (+12,6% a cambi comparabili).
Il segmento della gioielleria, core business dell'azienda, ha registrato una brillante performance di vendita (+11,1%) così come gli orologi (+10,3%) grazie anche agli ottimi risultati dei marchi Daniel Roth e Gérald Genta. Anche i profumi (+11,8%) e gli accessori (+18,9%), a seguito degli importanti investimenti realizzati, hanno riportato una robusta crescita in linea con le aspettative del Gruppo e ancora più rilevante se si considera il notevole incremento registrato l'anno precedente (rispettivamente + 18,5% e +24,2%).
Nell'anno 2006 l'Europa, esclusa l'Italia, e gli Stati Uniti hanno guidato la crescita del fatturato (+17,2% e +16,2% rispettivamente) nonostante le forti basi di confronto del 2005. Le vendite in Giappone sono cresciute del 13,6% a fronte di un incremento del +17,4% l'anno precedente mentre l'Estremo Oriente (+6,6%) ha confermato l'inversione di tendenza già registrata durante l'anno a conferma del consenso da parte della clientela verso i nuovi prodotti e del successo delle politiche distributive più rigorose. Anche il Medio Oriente/Altro (+6,9% a cambi correnti) si è dimostrato in crescita mentre è risultata sostanzialmente stabile nell'anno la performance dell'Italia (+1,2%) a fronte della base impegnativa del 2005 (+15,4%).
Per quanto riguarda, infine, le previsioni relative al 2007, l'anno sarà caratterizzato per Bulgari da un'ulteriore accelerazione negli investimenti per lo sviluppo della rete di vendita e da un rilevante impegno nel supporto promo-pubblicitario e – in un quadro macroeconomico stabile e nonostante una previsione di persistente debolezza del mercato e della valuta giapponese – l'aspettativa è quella di conseguire un ulteriore aumento delle vendite (a cambi comparabili) e dei profitti netti tra l'8% e il 12%.
(La versione integrale del comunicato è disponibile cliccando qui).
A cura di Pambianconews