Quando Giovanna Furlanetto parla del ruolo che l'arte può avere nella crescita sociale e culturale di un Paese, lo fa con un entusiasmo contagioso. Lo stesso accade quando descrive Furla, l'azienda di pelletteria fondata da suo padre nel 1957, di cui è presidente e amministratore delegato.
«I risultati che abbiamo raggiunto nel 2006 sono il modo migliore per entrare nel 2007, l'anno in cui compiamo 50 anni, dice sorridendo Giovanna Furlanetto. Il fatturato è stato di 128 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al 2005. Siamo anche molto contenti del portafoglio mercati: il 36% dei ricavi viene realizzato in Italia, il 23% nel resto d'Europa, il 20% in Giappone, il 7% nel resto del Far East e il 13% negli Stati Uniti. Negli scorsi anni abbiamo investito molto per diventare un piccolo grande brand globale: oggi abbiamo 67 negozi monomarca e siamo presenti in 56 Paesi».
E l'arte cosa c'entra in tutto questo? «Il mondo è un insieme di infinite differenze, che spesso non cogliamo e ancora più spesso non comprendiamo risponde Giovanna Furlanetto. Gli artisti percepiscono queste differenze, ai cambiamenti, e riescono a comunicarli con le loro opere. Per partecipare al progetto Love Difference della Fondazione Michelangelo Pistoletto abbiamo creato una borsa bicolore, bianca e nera, su cui, con la grafia dell'artista, compare questa dichiarazione d'intenti: amate le differenze».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/01/07 a cura di Pambianconews