Due anni fa erano 4,3 miliardi, l'anno scorso quasi 4,7 e quest'anno? Supererà, quest'anno, Luxottica, la barriera dei 5 miliardi di fatturato? «Il 65% del giro d'affari del nostro gruppo è in dollari e, quindi, il tasso di cambio influisce molto, risponde con una certa cautela Andrea Guerra (nella foto), da tre anni amministratore delegato del gruppo fondato da Leonardo Del Vecchio e leader mondiale dell'occhialeria. Ma è evidente, aggiunge, che stiamo puntando a una nuova, buona, crescita».
Con il traguardo dei 5 miliardi?
All'inizio dell'anno è difficile immaginare una crescita superiore al 10%, ma penso che un traguardo di questo genere dobbiamo averlo in mente. Non so se li raggiungeremo, ma i 5 miliardi dobbiamo averli in testa. Le linee più precise, comunque, le avremo a marzo. Va sottolieneato che nel 2006 siamo cresciuti del 13% senza particolari operazioni straordinarie perché, accanto alla capacità già dimostrata di Luxottica di fare grandi acquisizioni, abbiamo aggiunto anche una capacità di crescita organica, facendo un grande lavoro sull'organizzazione, sul portafoglio marchi, sulla diversificazione geografica. Il +13% del 2006 è un risultato della macchina operativa.
Più volte lei ha detto che la Cina è un mercato molto difficile. E da qualche tempo c'è chi, dalla Cina, ritorna, anche se per lo più si tratta di aziende medio-piccole.
La Cina è stata dipinta prima come un incubo, poi come un paradiso, dobbiamo stare molto attenti con i messaggi. Noi oggi in cina abbiamo complessivamente 2.500 persone ed è una realtà che è cresciuta in sette-otto anni, abbiamo potuto andarci da soli e fare esperienza con i fornitori locali, con la struttura delle dogane, con i permessi, le licenze. Chi è piccolo non ha la possibilità di fare errori. Considerata la realtà italiana, che è fatta di piccole e piccolissime imprese agili e veloci, penso che per loro esista una Cina più vicina a cui guardare, Paesi come la Romania, la Polonia, o la Turchia.
Ha preannunciato prossime acquisizioni per Luxottica.
Intanto, nei giorni scorsi abbiamo lanciato un'Offerta pubblica per acquistare un ulteriore 20% della nostra controllata Ray Ban Indian, società che vogliamo espandere.
Estratto da CorrierEconomia del 29/01/07 a cura di Pambianconews