Come dar voce al rinnovato sentimento per la moda, quale cominciò a manifestarsi in un paese ancora crudamente segnato dalla guerra, ma da subito desideroso di rapide trasformazioni sociali e culturali? La giornalista e scrittrice Irene Brin, all'indomani del secondo conflitto mondiale, dà un contributo fondamentale all'invenzione di un linguaggio capace di rappresentare lo stile italiano nel mondo, come pure di elaborare, all'interno dei confini nazionali, la consapevolezza riflessa della creatività autoctona.
Superati gli anni della repressione fascista, la giornalista attinge senza timidezza alla propria formazione cosmopolita, rivelandosi attenta e sensibile interprete del fenomeno moda, privilegiato ambito di registrazione di profondi quanto inavvertiti mutamenti del sentire collettivo. La sua accurata messa a fuoco della relazione necessaria che intercorre tra l'abito, l'accessorio e la persona, torna oggi a essere un prezioso strumento d'indagine delle specifiche situazioni culturali che presiedono alle dinamiche della produzione e del consumo.
A cura di Pambianconews