La parola lusso non piace a Renzo Rosso (nella foto), 51 anni, («è troppo borghese, convenzionale, preferisco parlare di “premium”») ma il punto d'arrivo è quello. «Il mio sogno è lasciare un segno importante nella moda di alta gamma del domani. Sono partito da un prodotto semplice, casual, ma ora penso che la gamma alta possa dare grandi soddisfazioni», afferma il patron di Diesel, azienda da oltre un miliardo di ricavi, ma che nel 2006 per la prima volta da anni non registra una crescita a due cifre, soprattutto per via di un drastico taglio ai punti vendita. «Ma nel 2007 torneremo a crescere alla grande», rassicura Rosso. L'ultima mossa, in direzione lusso, è di pochi giorni fa: l'acquisto della maggioranza del marchio Sophia Kokosalaki, che segue quello di Martin Margiela, avvenuto nel 2002.
Come mai la scelta è caduta su questi due stilisti?
Sofia è un'artista, non ho mai visto tanta creatività concentrata in una persona sola. Ora deve imparare a fare una collezione completa, ad affrontare tutte le categorie di prodotto. Per partire puntiamo sugli abiti da sera, compresi quelli da Oscar.
E Martin Margiela?
Sono sicuro che rappresenterà un punto importante in futuro. Abbiamo lavorato molto su questo marchio, abbiamo fatto più linee, oggi ci sono 11 designer che lavorano nella maison, prima c'era solo Martin, gli accessori, borse e scarpe, sono tutti sold out. E il fatturato l'anno scorso ha sfiorato 40 milioni, dai 18 milioni circa del 2002.
Come mai Diesel sfilerà a New York e non a Milano?
Perchè New York è l'unica città che ha una settimana della moda dove si mettono insieme uomo e donna. La doppia uscita è una perdita di tempo e un aggravio di costi, tanto più che i buyer sono gli stessi. Ci vorrebbero meno fronzoli è più concretezza. Poi New York è più vicina al mondo premium moderno cui vorrei appartenere.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 17/01/07 a cura di Pambianconews