La passione per gli immobili ce l'ha da sempre. E ora che i figli hanno cominciato a occuparsi del tessile, la storica attività di famiglia, Roberto Bini, 69 anni, di cui 50 passati a creare, sviluppare e vendere aziende del distretto tessile pratese, può dedicarsi al suo hobby preferito, al quale ha destinato 400 milioni di investimenti nei prossimi quattro anni: il comparto del real estate. «Lo sviluppo immobiliare punterà sul settore commerciale e sulla logistica, in Italia così come nell'Est, in Russia, Ucraina, Romania e Cina», spiega Bini, quattro figli, dieci nipoti, una successione aziendale ancora da programmare («dipenderà dalla salute», dice), la fama di una riservatezza quasi maniacale e la scelta di un percorso non convenzionale per un imprenditore pratese che guarda alla crescita.
Nel 2002, attraverso la holding di famiglia Gabbiano, Bini ha acquistato la Borgosesia di Biella, quotata al listino Expandi, e in quattro anni l'ha «riempita» con tessile (il gruppo pratese Penelope), meccanotessile (la Smit textile di Schio, acquistata a fine 2003) e, appunto, immobili (il gruppo Borgosesia Real Estate e la società Borgosesia Gestioni Sgr, nata nell'aprile 2005 per gestire fondi immobiliari chiusi), facendo dell'azienda una holding di partecipazioni (11 stabilimenti, 508 dipendenti, 141 milioni di fatturato 2005) dalle tre anime. Nel primo semestre 2006 (con bilancio chiuso il 31 gennaio) il gruppo Penelope aveva realizzato ricavi per 22,6 milioni, in crescita del 10,4% sullo stesso periodo dell'anno precedente, con un incremento del margine operativo vicino al 13%. E lo stesso trend di miglioramento è stato confermato dall'ultimo bilancio, approvato appena dopo Natale.
Bini guarda allo sviluppo anche con Smit, bandiera della tecnologia meccanotessile made in Italy, terza al mondo per dimensioni (98 milioni di fatturato 2005, realizzato per oltre l'80% all'estero, soprattutto in Cina, India, Pakistan, Usa, Turchia), che nel primo semestre 2006 ha accusato la flessione di mercato (-27,6% i ricavi, scesi a 35 milioni) e che ha chiuso l'esercizio in perdita (-12%). «Ora l'obiettivo è incrementare le vendite – dice Bini – grazie al potenziamento della parte commerciale e ai nuovi prodotti che abbiamo allo studio».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 3/01/07 a cura di Pambianconews