Parola d'ordine qualità. L'unico antidoto alla concorrenza internazionale per il gruppo Forall, che dal 1980 distribuisce in Italia e nel mondo capi d'abbigliamento fedeli alla tradizione sartoriale ma che esprimono un moderno made in Italy, «unione di creatività e ricerca», come spiega la società. Finanza & Mercati ha intervistato il direttore marketing Manuela Miola.
Assieme alla qualità, l'internazionalizzazione è un altro elemento che vi distingue: Pal Zileri ha aperto decine di negozi in tutto il mondo, con una presenza maggiore in Asia. Quali sono i mercati più promettenti?
I mercati dell'Est, insieme a quelli del Middle East, sono quelli che presentano oggi, nella moda e nel lusso, i tassi di crescita più interessanti. Certamente, ci interessano anche i mercati più consolidati, come gli Stati Uniti, dove siamo in cerca di un partner che ci consenta di spingere l'acceleratore sulla crescita tramite lo sviluppo di una rete di punti vendita.
La maggior parte dei vostri punti vendita è in licensing. Perché adottare una scelta che lascia, in teoria, i maggiori margini ai franchisee?
È molto importante, in particolare quando ci si avventura in mercati relativamente nuovi, contare su partner che conoscano bene il mercato locale e che decidano di aprire in prima persona dei negozi Pal Zileri o Lab. Noi utilizziamo quindi i punti vendita di proprietà come sensori del mercato e come palestra per sviluppare e mantenere aggiornate le nostre competenze sul fronte retail, ma la nostra crescita rimarrà almeno per il momento basata soprattutto sull'apertura di punti vendita in franchising da parte dei nostri clienti.
Capitolo delocalizzazione. Le vostre produzioni sono realizzate in Italia o state progressivamente spostando all'estero parte della confezione dei capi?
Il principio guida della nostra azienda è sempre stato quello di dare al consumatore dei capi di qualità sartoriale. Decidiamo di produrre dove questa qualità può essere garantita: di conseguenza, tutto il capospalla formale viene prodotto in Italia nei nostri stabilimenti.
Estratto da Finanza & Mercati del 15/12/06 a cura di Pambianconews