White, il salone della moda alternativa, “sarà un evento nuovo e importante, complementare alla settimana della moda. Quest'anno torneremo a puntare soprattutto sui giovani e sulla sperimentazione, in accordo con l'anima ribelle di White”. Dalle parole di Massimiliano Bizzi (nella foto), già ideatore del salone e curatore del nuovo concept, traspare una certa soddisfazione.
I cambiamenti si vedranno soprattutto nei contenuti e nell'idea stessa di salone: l'attenzione, prima puntata in prevalenza sugli espositori, si sposterà ora anche sui grandi buyer che visiteranno Superstudiopiù, lo storico salone di via Tortona. E proprio nel tentativo di mettere in contatto questi ultimi con i designer, sono allo studio degli spazi espositivi capaci di esaltare i capi proposti e attirare l'attenzione dei compratori.
“Il concetto di salone che abbiamo immaginato fino a oggi non regge più”, riflette Bizzi. “L'idea che ci siano un giorno di apertura e uno di chiusura è ormai superata. Bisogna cercare un contatto maggiore con i buyer, coinvolgerli in via continuativa”. Va letta in questo senso la scelta di abbandonare il percorso obbligato, a favore della libertà di movimento sui quattro piani di Superstudiopiù. Un progetto su ogni piano, dove le vecchie cantine (basement) sono il luogo designato per l'esposizione dei designer dalla ricerca più estrema e di qualità.
Estratto da ItaliaOggi del 14/12/06 a cura di Pambianconews