Vogliamo diventare uno dei primi marchi al mondo nelle calzature, estendendo le leadership conquistate nei principali Paesi europei, e vogliamo riprodurre tale successo anche nell'abbigliamento». Un business, puntualizza Mario Moretti Polegato, presidente, fondatore e principale azionista di Geox, «messo a punto nei primi anni del nuovo millennio, quando sono state brevettate le nuove tecnologie che permettono di migliorare del 40% la traspirazione dei capispalla».
Il 2006 dovrebbe presentare un fatturato in crescita del 33% a oltre 600 milioni di cui il 94% rappresentato dalle scarpe. Ricavi realizzati per il 60% all'estero e trainati dal buon andamento dell'Europa, i cui ordini sono cresciuti lo scorso anno di oltre il 40% e continuano a crescere del 30% anche per il 2007, quando gli Usa dovrebbero registrare un balzo del 70% negli ordini pur mantenendo un'incidenza contenuta al 4%.
Più articolata la lettura dei margini reddituali in quanto le iniziative sull'efficienza gestionale distributiva e finanziaria dovrebbero permettere a Geox di chiudere il 2006 con un utile di 100 milioni rispetto ai 75 del 2005 e una performance analoga dovrebbe essere realizzata pure nell'Ebitda, che dovrebbe collocarsi intorno ai 155 milioni, anche se l'Ebitda margin dovrebbe flettere di quasi un punto e collocarsi intorno al 25,5%. Flessione ascrivibile prevalentemente alle conseguenze dell'introduzione dei citati dazi sulle importazioni da Cina e Vietnam, che comunque sono state in buona parte riassorbite dalle efficienze nella distribuzione e nella struttura. Tali oneri sono comunque “straordinari” e gli interventi attuati permetteranno di recuperare il margine già dal 2007.
Un esercizio contrassegnato dalla conferma dei tassi di sviluppo del passato. Il portafoglio ordini relativo alla stagione P/E 2007 ha infatti messo in luce una crescita del 28% con l'apporto anche dell'abbigliamento, che cresce a ritmo del 50%. E lo sviluppo degli ordini si conferma in linea con il trend degli ultimi anni, nonostante si applichi a volumi quasi decuplicati rispetto al 2000, anno in cui Geox avvia la crescita internazionale. E se tale evoluzione sarà confermata, i ricavi 2007 dovrebbero avvicinarsi alla soglia degli 8oo milioni, con un Ebitda margin che dovrebbe recuperare 2,5 punti e avvicinarsi al 28% lungo quell'itinerario che dovrebbe portarlo al 3o% nel medio termine.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 3/12/06 a cura di Pambianconews