Fare gioco di squadra per tornare a “contare” nel campo del design. La Toscana ci prova con un progetto che parte dall'industria (aziende di mobili, componenti d'arredo, illuminotecnica, vetro, ceramica, rubinetterie) e punta a coinvolgere la distribuzione, l'università, le istituzioni e i media, per dar vita a un consorzio che “contamini” il mondo produttivo e l'intera filiera con idee e soluzioni nuove. L'obiettivo è aiutare le aziende a combattere contro gli ostacoli generati dai processi di globalizzazione.
«Vogliamo creare un gruppo che abbia la capacità di osservare e orientare i gusti e le mode, e di trasferirli nel design, spiega Paolo Targetti, presidente di Targetti Sankey, una delle principali aziende italiane di illuminazione, e ideatore del consorzio. L'idea è replicare quel che succede nella moda con gli stilisti, che muovendosi simultaneamente riescono a influenzare tendenze e gusti del grande pubblico».
L'accordo di massima per la creazione del consorzio è già stato raggiunto tra una ventina di aziende toscane, istituzioni e università, che ora stanno lavorando sugli aspetti pratici, tra cui la definizione dello statuto. L'esperienza a cui si guarda, pur se relativa a un settore diverso, è il consorzio piemontese ProPlast, tanto che quello toscano potrebbe chiamarsi ProDesign.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 2/12/06 a cura di Pambianconews