Per i dirigenti del gruppo Benetton riuniti ieri a Ponzano Veneto è stato il primo vero segnale del passaggio generazionale al vertice. Per la prima volta infatti al tradizionale incontro con il management è intervenuto, come rappresentante dell'azionista, Alessandro Benetton (nella foto), il figlio di Luciano destinato dal prossimo maggio a prendere in mano il timone dell'azienda di cui oggi è vicepresidente. E lo ha fatto con un discorso che, a poche settimane dalle dimissioni a sorpresa dell'amministratore delegato Silvano Cassano e del direttore finanziario Pier Francesco Facchini, ha voluto sottolineare il ruolo e la responsabilità del management.
Alessandro Benetton ha reso un omaggio forte alla creatività e alle capacità dei fondatori, ma nello stesso tempo ha spiegato la sua idea dei rapporti tra azionista e management. «Credo nella separazione dell'azionista dal management, ha detto, si devono condividere strategie e obiettivi, ma è il management che deve gestire». E lo deve fare basandosi su valori come l'etica, la morale, il lavoro di gruppo, ma soprattutto sull'assunzione di responsabilità. «Fate, non aspettate che qualcuno vi dica cosa dovete fare», è stato il messaggio rivolto ai dirigenti.
Insomma, Alessandro Benetton ha dato l'impressione di volere preparare la “sua” squadra di manager, un team capace di assumersi le proprie responsabilità e dialogare con l'azionista. Ed è in questa squadra che «presto» saranno inserite « altre persone nei ruoli scoperti»:solo questo è stato l'accenno alla sostituzione di Cassano e Facchini.
L'obiettivo del management è fare crescere l'azienda costantemente, l'obiettivo è la soddisfazione degli azionisti, non solo quelli di maggioranza, nel medio termine senza azioni speculative di breve periodo». Infine un passaggio particolarmente apprezzato dai partecipanti sulla cultura della comunicazione e della trasparenza: «Parlate tra di voi, ha detto Benetton, con le vostre persone, imparate e crescete con il confronto». E subito qualcuno ha chiesto più comunicazione interna.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 28/11/06 a cura di Pambianconews