Il made in Italy alimentare è sbarcato a Shanghai, una città che da 15 anni cresce con una velocità a due cifre, presentandosi ieri per la prima volta in formazione completa con il matrimonio tra cibo e vino. E' il debutto di un nuovo patto del Nord-Est: la Fiera di Verona e quella di Parma si sono alleate per costruire il pacchetto completo della qualità italiana a tavola con l'esposizione Vinitaly China e Cibus 2006.
Una mossa che segue la creazione di una scuola dell'alta cucina italiana nell'università di Shanghai per fornire palati locali alle nostre tradizioni gastronomiche. Il marchio Italia va, è il sistema operativo che lascia a desiderare. I produttori alimentari si presentano sul mercato senza coesione, senza capacità di creare squadra, più preoccupati della concorrenza interna che della conquista dei mercati esteri. E il risultato è disastroso.
Per l'export alimentare italiano la Cina pesa quanto l'Albania nonostante abbia un mercato di consumatori abbienti che già oggi è il doppio di quello francese e che nel giro di poco più di dieci anni arriverà a 300 milioni, la popolazione degli Stati Uniti. Giocando in casa, cioè a tavola, l'Italia perde la partita con Pechino per 12 a 1 ed è sorpassata nell'export anche da paesi che non vengono considerati concorrenti della nostra cucina, come Germania e Stati Uniti. Superando il confine della Grande Muraglia, si aprirebbero invece panorami commerciali straordinari: se ogni cinese mangiasse tre fettine di prosciutto, la produzione del prosciutto di Parma non basterebbe a soddisfare questa richiesta.
Secondo Giuseppe Bartolucci, segretario del Consorzio sistema Italia export, la Cina rappresenta una grande opportunità a patto di far valere i nostri punti di forza: «Nella zona di Heilong Jiang, ai confini con la Russia, stiamo aprendo i primi campi biologici: 20 mila ettari. E in due province produrremo concime organico per ridurre l'uso dei pesticidi che crea problemi crescenti all'agricoltura cinese».
Estratto da La Repubblica del 24/11/06 a cura di Pambianconews