Il popolo del made in Italy è in fibrillazione, i petrodollari della Siberia e il leggendario spirito festaiolo dei russi sono ormai una sicurezza per i nostri marchi del lusso e dintorni, non si tratta di indizi o di tendenze ma di realtà, di concretezze, di numeri, di export attivi, di quattrini che tornano in Italia, i nuovi ricchi dell´era Putin vestono Armani e calzano Pollini. A metà ottobre, per esempio, si è chiusa la seconda edizione dei “Saloni WorldWide Moscow” (una fiera del mobile tutta italiana), vetrina del nostro modo di vivere e di concepire la casa. Ebbene, è stata visitata da 21mila operatori del ramo, rivenditori ed architetti si sono interessati soprattutto per gli arredamenti più cari ed esclusivi presentati da 309 aziende, il settore è in boom, le nostre esportazioni crescono esponenzialmente al ritmo del 20% l'anno, oggi vendiamo per 600 milioni di euro, domani ci aspettiamo di superare il miliardo. I mobili “firmati”, si sa, trascinano poi tutto il resto, a cominciare dagli accessori di lusso, insomma, tutto quello che si mette dentro una casa per aumentarle prestigio, e che ha quel tocco di classe che a Mosca si identifica con il nome di Milano.
La geografia urbana del lusso moscovita parte dalla Tretiakovsij proezd. E' un festival del made in Italy: Armani, Prada, Gucci, Brioni, Dolce&Gabbana sfoggiano vetrine meravigliose, eleganti come mai se ne sono viste da queste parti. L´invasione barbarica del made in Italy si è spinta fin dentro il sancta sanctorum della tradizione moscovita: i vecchi, e ben ristrutturati Magazzini Gum, che si affacciano sulla piazza Rossa.
In meno di cinque anni le esportazioni delle merci italiane in Russia sono raddoppiate, e questo successo è dovuto all´intraprendenza e all´attività dei privati. A livelli diversi, dal settore dell´alta moda al pret-à-porter più popolare: in termini economici, il volume degli scambi commerciali bilaterali tra Italia e Russia nel 2005 è cresciuto del 54 per cento, pari a 22,5 miliardi di Euro, come ha recentemente riferito Evghenij Primakov, presidente della Camera di Industria e Commercio Russa, durante l´ultima assemblea generale della Camera di Commercio Italo-Russa. Nello stesso periodo l'esportazione dalla Russia in Italia è cresciuta del 12% mentre l'importazione delle merci italiane è cresciuta del 16%.
Estratto da Affari & Finanza del 13/11/06 a cura di Pambianconews