Non tutte le caselle sono ancora state riempite, ma il nuovo indirizzo è definito e indica chiaramente la direzione in cui Zegna, secondo gruppo mondiale dell'abbigliamento maschile, si vuole muovere: essere sempre più un brand, un marchio. Una fase nuova, per il gruppo biellese che era partito come produttore tessile di alta qualità e ha poi investito pesantemente nella distribuzione intraprendendo la strada che altri grandi gruppi del lusso stanno perseguendo, da Lvmh a Gucci, da Prada ad Armani: essere, cioè, sempre più orientato al marketing e al consumatore finale. Un cambiamento che comporterà una completa riorganizzazione aziendale e una nuova governance. D'altra parte, già oggi degli oltre 700 milioni di euro di fatturato consolidato, solo il 10% deriva dai tessuti, mentre il 90% proviene da abbigliamento e accessori. Una strada, quella del marchio, divenuta di questi tempi di fatto obbligata per le aziende del settore, considerati i grandi travolgimenti vissuti negli ultimi anni dal sistema del tessile.
Il gruppo non sarà più organizzato per divisioni (resterà, però, quella tessile) ma per unità di business che a capo avranno un responsabile del brand. Una organizzazione molto più piatta di quella oggi esistente. Nasceranno, cioè, dei sistemi che avranno una visibilità completa sulla redditività, dall'acquisto della materia prima fino al momento in cui il singolo capo esce dal negozio. Tutti riporteranno all'amministratore delegato Gildo Zegna (nella foto); Gildo condivide questa carica con il cugino Paolo, oggi molto impegnato sul fronte istituzionale come presidente dell'organizzazione confindustriale Smi-Ati.
Un responsabile ciascuno avranno i tre marchi propri del gruppo, Zegna Sport, Ermenegildo Zegna, Z Zegna. Un referente interno avrà, poi, il brand Tom Ford, che Zegna produce. In questo caso, si conosce già anche il nome: a occuparsi della commercializzazione della collezione che l'ex designer di Gucci si appresta a lanciare sarà Mario Griariotto, storico responsabile mercato Europa del gruppo biellese. Per la posizione attualmente occupata da Griariotto in Zegna, si fa invece il nome di Vincenzo Equestre, oggi impegnato nel gruppo Lvmh.
In questa nuova organizzazione, orientata come si è detto al mercato e al consumatore finale, un peso particolare avranno le aree del marketing e del merchandising, così come le risorse umane. Si sa, per esempio, che la società sta facendo un censimento interno sui talenti, sui giovani sotto i trent'anni che potrebbero guadagnare spazio nei prossimi anni. Cambiamenti si sono, intanto, registrati anche in Agnona, il marchio di abbigliamento femminile che Zegna ha acquisito alcuni anni fa e che finora non è mai veramente decollato. A guidarla è stato, infatti, chiamato un membro della famiglia, Robi Aimone, marito di Laura Zegna, che ha lungo ha lavorato sul mercato Usa.
Estratto da CorrierEconomia del 6/11/06 a cura di Pambianconews