La crisi dell'industria italiana delle calzature è stata «durissima». A partire dal 2001 si sono registrate perdite di produzione, redditività, numero di aziende. Ora però «il peggio è passato» e il settore può affrontare il futuro «smagrito, ma a testa alta». La prospettiva è quella di un ritorno ai profitti «in modo significativo e diffuso» a partire dal 2009, dopo altri due anni ancora incerti. Sono queste le principali conclusioni cui è giunta Astra Ricerche al termine dell'indagine sull'industria calzaturiera commissionata dall'Anci, l'Associazione nazionale dei calzaturifici italiani. Lo studio viene presentato a Maranello (Modena) da Enrico Finzi, presidente di Astra, in occasione del convegno “Nuovi scenari e strategie nel settore calzaturiero”.
A fianco dell'analisi sugli effetti della crisi passata, vengono proposte strategie per tornare al essere vincenti. «La strada maestra da seguire, secondo Finzi, è quella di puntare su una forte politica di marchio, investendo nella quanta, nello stile, nella ricerca, nella distribuzione e puntando alla fascia di prodotti medio alta, che è prevista in forte espansione».
«Il mercato potenziale dell'industria calzaturiera italiana, afferma Rossano Soldini, presidente di Anci, corrisponde ad una quota stimata di circa il 32% del mercato mondiale in valore e di circa il 19% nelle quantità».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/11/06 a cura di Pambianconews