L'Italia non è soltanto il nostro secondo mercato, dopo gli Stati Uniti, ma da due o tre anni è anche il paese test per le nuove scarpe: essendo il mercato più difficile al mondo per le calzature, se una collezione funziona qui, poi funziona ovunque. E io nelle scarpe credo moltissimo, anche perché si associano bene al viaggio».
Prima al mondo nel settore dei viaggi (il giro d'affari ha superato quest'anno un milione di dollari), con l'arrivo di Marcello Bottoli, da due anni presidente e direttore generale del gruppo, Samsonite punta a un look più brillante e guarda all'alto di gamma. Ed è per questo che si è data un Black label, il marchio del lusso, appunto, e un direttore creativo, Quentin Mackay, noto designer inglese di accessori.
Ma il gruppo americano, quotato in Borsa a New York e controllato per oltre il 90% da tre fondi di investimento ha con l'Italia anche rapporti produttivi: nel luglio scorso, infatti, Samsonite ha acquistato Lamertson Truex, una piccola azienda americana del lusso i cui prodotti sono fatti quasi tutti in Italia. «E lì stiamo riportando anche quello che prima era fatto fuori, aggiunge il presidente, perché è impossibile uguagliare l'Italia per scarpe e borse: la manualità e la qualità del made in Italy è molto importante per il consumatore europeo e orientale».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/10/06 a cura di Pambianconews