Due nuove boutiques monomarca aperte a Tokyo e Dubai non bastano certo a spiegare l'impennata di fatturato registrata nel 2005 da Renè Caovilla. Dietro a quel dato ci sono un lungo lavoro ed una serie di importanti obiettivi raggiunti. In primo luogo evidenzia il continuo, grande successo del marchio Caovilla negli Usa, che ormai assorbono da soli circa il 40% del fatturato dell'azienda veneziana. E' forte il tasso di crescita anche nell'Est europeo e nei Paesi arabi, dove sono apprezzati soprattutto la fantasia e l'estro dei modelli più appariscenti della collezione. A tutto questo va aggiunta la generale riscoperta della fascia di lusso nella calzatura, di cui Caovilla è l'interprete sicuramente più creativo ed innovativo a livello mondiale.
L'imprenditore veneziano ama ripetere che non intende farsi travolgere dal successo barattando la quantità per la qualità, semmai intende cavalcare il successo come sta facendo con una crescita regolarmente a due cifre negli ultimi anni, in particolare da quando, nel 2000, ha concentrato l'intera attività dell'azienda sul suo brand. Per questo non vuole neppure forzare la produzione, che oggi è di circa 60.000 paia l'anno, nonostante una domanda regolarmente superiore del 20% rispetto all'offerta.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/10/06 a cura di Pambianconews