Spazi più grandi, una collezione di brand del lusso, una piattaforma logistica, forti investimenti. E soprattutto un'immagine più brillante, più internazionale. La nuova Rinascente targata Vittorio Radice (nella foto) comincia a prendere forma. Ma il cammino non sarà brevissimo.
Il pacchetto di investimenti messo in cantiere per la riconversione e lo sviluppo di Rinascente è corposo: «Complessivamente, sottolinea Radice, amministratore delegato da poco più di un anno, si tratta di 315 milioni, nell'arco di sette anni, concentrati su tre grandi obiettivi: i due nuovi poli commerciali di Roma e Napoli e la riconversione degli altri 15 punti vendita». L'operazione Roma, dove verrà abbandonata la storica sede di Via del Corso per trasferirsi («speriamo nella primavera 2009») nello stabile acquistato in Via del Tritone (20mila metri quadri circa), costerà 160 milioni. A Napoli nel 2008 ci sarà il trasloco dalla sede storica di Via Toledo per Via Depretis, dove è stato acquisito uno stabile ad hoc. Costo dell'operazione: 55 milioni. Nel frattempo chiuderanno i battenti le sedi di Bergamo, Bari e Grugliasco: troppo piccole e inadeguate per il nuovo modello di Rinascente. «Non ci sono altre acquisizioni in vista ma sappiamo bene, rileva Radice, che non siamo presenti in centri come Verona, Brescia, Bologna o Messina. Sull'estero non abbiamo progetti e per il momento non sono in vista sinergie con Printemps».
Intanto è partita la nuova strategia sui brand. «L'interesse da parte dei marchi è enorme, spiega Radice, specialmente nel lusso. Le griffe sanno benissimo che il cliente del grande magazzino è molto diverso da quello che entra nelle boutique, è più anonimo, più indipendente. Così possono attaccare una fascia di mercato molto grande».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/10/06 a cura di Pambianconews