È ancora boom del mercato dei mobili e complementi di arredo in Russia, con gli italiani nei posti di prima fila e in attesa di esportare almeno 675 milioni di euro a fine anno, circa 100 milioni in più del 2005. Sull'onda di redditi crescenti della classe media e di un boom edilizio del 12-14% tra case, nuovi uffici e centri commerciali, appare quasi certo il raddoppio del mercato russo nei prossimi cinque anni, dai 6,5 miliardi di dollari di vendite effettive nel 2005 ad almeno 12 miliardi di dollari, quasi 10 miliardi di euro, entro il 2011.
A questo raddoppio, i nostri imprenditori si stanno già preparando, come ha appena dimostrato la presenza di 309 aziende di fascia alta alla seconda edizione dei Saloni Worldwide Moscow 2006, presso il nuovo centro fieristico Crocus-Expo, sull'anello autostradale moscovita.
Già dunque un numero doppio di imprese e anche di visitatori qualificati (oltre 20mila) rispetto al 2005, ma che si inserisce nell'attuale strategia di nuova espasione del mobile italiano in Russia, Paese destinato a diventare il nostro quinto mercato mondiale. Una strategia che si avvale da un lato di nuovi strumenti creditizi, come l'accordo per il sostegno alle imprese del legno e mobile-arredo sul mercato russo, non solo per il puro finanziamento di progetti commerciali, ma anche per un'attività di scouting e selezione di partner affidabili, che è stato appunto firmato a Mosca tra Roberto Snaidero (nella foto), presidente di Federlegno Arredo, e Antonio Fallico, presidente di Zao BancaIntesa, la prima banca a capitale italiano di diritto russo, che può operare in oltre 50 regioni del paese,
Ma anche gli spazi per le imprese si espanderanno nel 2007 quando la superficie espositiva raddoppierà ancora dagli attuali 14.500 a circa 28mila metri quadrati. Lo conferma il presidente di Cosmit, Rosario Messina, soddisfatto del successo di questi giorni, come ideatore di una formula vincente per la promozione del Made in Italy in Russia, in collaborazione con Federlegno e Ice: non solo l'esposizione di mobili e arredi di alta classe, inclusi gli elementi per l'illuminazione, ma l'inserimento in un ambiente espositivo esclusivamente italiano, con spazi e volumi tipici del nostro “vivere il bene casa”.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 18/10/06 a cura di Pambianconews