A Londra, dove era andato per inaugurare tre negozi, alla domanda rituale sulla Borsa, Giorgio Armani (nella foto) ha fatto una piccola apertura. «Può interessarmi», ha detto, precisando subito dopo che, in ogni caso, non intende «cedere il comando».
Un'altra griffe del lusso, non della moda ma degli yacht, sta invece accelerando il ritorno al listino, che aveva lasciato nel 2002 per realizzare un progetto di investimenti che ne ha quadruplicato il fatturato sacrificando parte degli utili, la Ferretti guidata da Gabriele Del Torchio. Vinta la scommessa la società, che fa capo per il 70% al fondo Permira e per il 30% al presidente Norberto Ferretti, riapproderà dunque a Piazza Affari entro l'anno.
Nei due casi si tratta di gruppi che operano in settori in ripresa. Dopo un calo costante iniziato nel 2001, l'industria della moda chiuderà il 2006 con una crescita del 3% aiutata dall'export verso la Russia, dove i ricchi impazziscono per il made in Italy. Quanto alla nautica made in Italy, che negli ultimi anni ha conquistato il primato mondiale nella costruzione delle barche ed è seconda solo agli Stati Uniti in termini assoluti, chiuderà a fine dicembre con un rialzo del 9%.
Estratto da La Stampa del 2/10/06 a cura di Pambianconews