La notizia è emersa solo oggi ma sono alcune settimane che Brioni è senza amministratore delegato: Umberto Angeloni (nella foto) rimane nel CdA ed è tuttora titolare di quote dell'azienda insieme alla moglie, ma non siede più nella poltrona di AD per diversità di vedute sulle strategie di sviluppo di questo brand, che sta vivendo una fase di crescita brillante.
La motivazione? “Riflessioni non unanimi sulle strategie di fondo di un marchio che da monoprodotto di nicchia si sta trasformando con successo in una griffe internazionale del lusso. Tanto che, ha spiegato Angeloni, proprio nei giorni delle sfilate un articolo di Time Magazine annoverava Brioni tra le dieci aziende più appetibili del settore lusso, insieme a Hermès, Chanel, Bulgari e Giorgio Armani”.
E anche le performance economiche dell'azienda sono state più che buone: il fatturato consolidato 2006 è previsto in crescita del 12% a 183 milioni di euro: “D'altra parte, in un'azienda familiare il processo di formazione della volontà è sempre complesso”, ha concluso Angeloni.
Estratto da Fashionmagazine.it del 2/10/06 a cura di Pambianconews