Prosegue a ritmo serrato il piano di sviluppo del retail diretto firmato Stuart Weitzman. Dopo Napoli, forte dei Marmi e Roma lo shoe designer approda nel cuore del quadrilatero della moda milanese aprendo una boutique al 3 di via della Spiga. “Ho aspettato molto tempo prima di decidere di arrivare in Italia, spiega Weitzman. La donna italiana è la più esigente del mondo ed è dotata di un gusto raffinato e selettivo. Quattro anni fa ho deciso di tastare il terreno iniziando a posizionare le mie scarpe in boutique esclusive e particolari come Marisa di via Sant' Andrea a Milano. Ed è stato subito un successo anche grazie alla sensibilità di chi proponeva le mie calzature alla sua clientela. Abbiamo, quindi, lavorato per un paio di anni preparando quello che ora stiamo attuando, ossia un vero e proprio piano di aperture di monomarca capaci di coprire l'intero paese”.
Un processo, quindi, che vede nell'opening di Milano una tappa importante, ma non certo quella finale. “Posizionarsi all'interno del quadrilatero della moda milanese significa essere presenti in tutto il mondo che vede questo incrocio di vie come la mappa dello shopping a cui fare riferimento. Questo è un negozio per la clientela milanese, ma anche per chi, da tutto il mondo, viene qui per acquistare il meglio dell'offerta moda. Roma e Milano rappresentano due tappe fondamentali per il nostro piano di sviluppo, anche se ritengo molto importanti le altre nostre boutique che, a quelle già aperte di Napoli e Forte dei Marmi, stanno sommando quelle di Torino, Bologna e Brindisi che stiamo inaugurando proprio in questi giorni. Ora il nostro mirino è puntato sulla ricerca di altre due importanti location a Firenze e Venezia”.
Non è mai stato tentato di produrre in Italia? “L'Italia è un paese fantastico. Compro quasi tutta la mia materia prima qui, dalle pelli alle suole e agli accessori, ma purtroppo mancano gli artigiani. Temo che tra dieci anni sarà molto difficile poter realizzare alcune tipologie di prodotto perché non esiste un ricambio generazionale e certi tipi di lavorazioni spariranno in maniera definitiva”. Finito lo sviluppo del mercato italiano qual'è il suo prossimo obiettivo? “Abbiamo intenzione di ripetere il modello italiano in Francia dove il prossimo anno apriremo uno showroom per poi proseguire con distribuzione e negozi monomarca”.
Estratto da Modaonline.it del 25/09/06 a cura di Pambianconews