Il presidente della Camera Nazionale della moda, Mario Boselli (nella foto) alla conferenza stampa di presentazione delle sfilate della moda-donna (iniziate il 23 settembre), ha detto che il fashion tricolore ha ripreso a marciare. Nei primi cinque mesi di quest'anno il fatturato è cresciuto del 4% rispetto allo stesso periodo del 2005. Dal canto suo, Paolo Zegna, presidente di Smi-Ati (Sistema moda Italia – Associazione tessile italiana), snocciolando i dati del settore durante la presentazione di Milano Unica (la fiera del tessile), ha confermato questo trend positivo. “Sta migliorando il prezzo medio e quindi il valore dei nostri tessuti, ha detto, il che ci permette di mantenere la nostra leadership sui mercati internazionali in quelle fasce di mercato più difficili da penetrare da parte dei concorrenti low cost. Il nostro futuro dipenderà sempre più dalla nostra capacità di innovare, nel prodotto, nelle strategie commerciali, nel diffondere nel mondo quella straordinaria immagine che ci deriva dalla storia artistica e culturale italiana e dalla nostra secolare tradizione industriale”.
Dopo una serie ininterrotta di flessioni, l´export del made in Italy si sta risvegliando. Per una serie di motivi. Tanto per cominciare, da un lato mercati storicamente importanti, come Usa e Giappone, sono tornati a comprare; dall´altro, nuovi mercati come il Medio Oriente e la Russia hanno iniziato a farlo. Un altro fattore che contribuisce a favorire le vendite italiane all´estero è il cambio euro-dollaro che oggi si aggira tra 1,25 e 1,26. Mentre negli anni passati era tra l´1,29 e l´1,32. E questo fa una bella differenza. La terza grande variabile che sta dando la spinta al made in Italy, soprattutto nel mondo della moda, è che sempre più si va verso il lusso, fatto di buoni materiali, buon taglio e di ricerca dei particolari. I marchi del made in Italy hanno liberato risorse da investire nella ricerca, nella qualità, nello stile e nel design. E proprio il design è quello che sta facendo passi da gigante sui mercati internazionali.
Estratto da Affari&Finanza del 25/09/06 a cura di Pambianconews