A Milano non difettano i piani per le grandi opere e nemmeno una specie di progettualità visionaria, che in certi momenti assomiglia più a un sogno che a una possibile realtà futura. Qualche volta anche a un incubo, che genera eterni dibattiti: si fa o non si fa la Grande biblioteca europea? Al momento non ci sono i finanziamenti e poi l'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi trova che il progetto sia brutto. E la Bovisa, incompiuta e trascurata? Dopo anni, il Comune sta ancora studiando quali funzioni insediare. La Città della moda? Diventerà il Parco dello sport.
Roma, intanto, che nell'arco di quest'anno ha approvato il piano regolatore i cui interventi a dieci anni sono stimati in 40 miliardi di euro, sta procedendo a disegnare la sua trasformazione con il contributo di un nutrito numero di architetti: Zaha Hadid per il Maxxi, il Museo delle arti del 21° secolo; Rem Koolhaas per la Città dei giovani sull'area ex Mercati generali; «la nuvola», come viene chiamato il Centro congressi dell'Eur, firmato da Massimiliano Fuksas. Una struttura sorprendente, che in una teca di vetro e acciaio, alta 32 metri, larga 75 e lunga 198, sospende una nuvola in Gore-tex dove sarà situato l'auditorium. Secondo studi del settore, questo nuovo centro di servizi dovrebbe generare un afflusso di 1-2 milioni di visitatori all'anno, agendo come volano per l'economia locale, tanto che Mauro Miccio, amministratore delegato dell'Eur spa, intende proporre la creazione di un «distretto congressuale», imperniato su quest'importante opera.
E proprio l'Eur, maestosa testimonianza della scuola razionalista e unico quartiere fuori dalle mura caratterizzato da una forte identità storico-architettonica, sarà valorizzato con una serie di cambiamenti che lo trasformeranno in un destination point diurno.
Estratto da CorrierEconomia del 18/09/06 a cura di Pambianconews