Romeo Gigli riparte da Gentucca Bini "attraverso il recupero della filosofia e della cultura di Gigli creando qualcosa sopra gli stili", racconta il nuovo direttore creativo del marchio italiano nella prima intervista dopo l'ingresso in Romeo Gigli. Per la maison la nomina di Bini è un passo importante. "Forse il più grande da quando è scomparso Romeo Gigli perchè per la prima volta l'azienda affida, in maniera coordinata, l'immagine del marchio a un vero direttore creativo", spiega Pierluigi Mancinelli, presidente di Mood, la società milanese che ha in concessione Romeo Gigli e Gigli (la proprietà del marchio è della lussemburghese Euro holding).
Prospettive rosee per Mood che ha archiviato il 2005 con 5 milioni di royalty (550mila euro l'utile ante imposte) su un giro d'affari complessivo di 50 milioni. "Anche nel 2006 il trend positivo è confermato, continua Mancinelli. Immaginiamo una crescita del fatturato fra il 10 e il 15% grazie al consolidamento della clientela e all'ampliamento degli accordi di distribuzione". Di recente la società ha chiuso un accordo con il distributore mediorientale Chaloub e con quello russo Nefertiti.
Estratto da Finanza&Mercati del 27/07/06 a cura di Pambianconews