Lo chiamano «settore Navy» ed è il ramo d'azienda più nuovo del Gruppo Camuzzi, la holding milanese che ha deciso di differenziare gli investimenti dopo aver ceduto a Enel nel 2002 le attività italiane di distribuzione di gas naturale e raccolta rifiuti di Camuzzi Gasometri Spa. La nuova Camuzzi International è una holding attiva in vari settori dell'industria e dei servizi, dall'editoria al wellness, alla nautica, appunto.
«Il nostro obiettivo è lo sviluppo di un nuovo polo nautico» dice Vincenzo Moccia, direttore commerciale e marketing di Camuzzi Nautica. In quest'ottica si collocano le acquisizioni dei Cantieri Baglietto, storica azienda ligure con sedi a Varazze e La Spezia, dei Cantieri di Pisa e di Générale Bateaux, azienda con sede in Tunisia che produce scafi e strutture semilavorate. «Ciò che ci contraddistingue» continua Moccia «è la scelta del total customing: produciamo esclusivamente su commessa e l'armatore è libero di personalizzare ogni dettaglio». Perciò Carnuzzi ha scelto una politica commerciale che punta al cliente e si avvale solo di broker e venditori che operano nei mercati di riferimento, dagli Stati Uniti al Medio Oriente, passando per l'area mediterranea.
L'obiettivo economico di Camuzzi Nautica è ora quello di raggiungere un giro d'affari di 100 milioni di euro dagli 80 milioni del 2005. E di portare la produzione da otto a dodici imbarcazioni costruite ogni anno.
Estratto da Economy del 14/07/06 a cura di Pambianconews