Sciolti i patti di sindacato sul gruppo di Valdagno e su Valentino Fashion Group, Luca, Gaetano, Stefano e Niccolò Marzotto hanno conferito parte delle loro quote in una nuova finanziaria, Tidus srl, che ora detiene direttamente il 12,75% di Marzotto e il 12,46% di Valentino. Prima del 3 luglio, invece, i quattro fratelli veneti congiuntamente possedevano il 13,385% della Marzotto e il 13,65% di Valentino. I fratelli avrebbero conferito in Tidus tutte quote paritetiche (e precisamente il 3,18% di Marzotto e il 3,1% di Valentino) delle due classi di azioni, continuando a detenere a titolo personale la frazione percentuale di azioni Valentino e Marzotto che già avevano, ma che, non superando la soglia del 2%, non doveva essere notificata alla Consob.
Dietro la scelta di conferire le quote in Tidus ci sarebbero probabilmente motivi fiscali. Oggi la Pex (Partecipation Exemption) prevede che i Marzotto non debbano pagare tasse sul capital gain delle partecipazioni detenute da oltre un anno, ma se il governo dovesse riformare la fiscalità sulle rendite, parte di questi guadagni potrebbero essere tassati.
In realtà tanta preoccupazione su un eventuale capital gain potrebbe celare la volontà di dismettere una parte o la totalità delle loro quote nelle due aziende. Del resto, ora che il ramo della famiglia veneta ha rilevato il 100% di Zignago e non ha deleghe in Marzotto e in Valentino, potrebbe decidere di fare cassa per ripianare parte dei debiti di Portogruaro o per diversificare in altri business.
Estratto da Finanza&Mercati del 12/07/06 a cura di Pambianconews