La città che cambia ha un nuovo tassello. A San Babila, nel cuore di Milano, nascerà un centro di attrazione internazionale. All'interno, negozi di stilisti italiani e stranieri, aree benessere, terrazze, giardini e ristoranti. Il nuovo polo del lusso sarà composto da tre edifici, che verranno collegati fra loro: l'Upim all'angolo tra piazza San Babila e corso Venezia, il negozio Miu Miu di corso Venezia 3 e l'ex garage Traversi di via Bagutta. In totale 13 mila metri quadrati. Il progetto è firmato dal gruppo Aedes e la data di inizio dei lavori è fissata per la metà del 2007. Lo scopo è valorizzare uno dei principali punti di incontro dei milanesi, con interventi completamente ecosostenibili. Gli edifici infatti saranno a basso consumo energetico e non inquinanti.
«Con questo progetto, spiegano da Aedes, vogliamo puntare su un concept innovativo caratterizzato da elementi distintivi quali architettura, servizi e tempo libero, impatto urbanistico ed ecocompatibilità: gli edifici saranno non inquinanti e a basso consumo energetico». Le carte, dunque, sono in tavola. L'Upim di piazza San Babila 5 chiude (2.700 metri quadrati acquistati lo scorso 22 giugno da Aedes per 80 milioni di euro: dal 1937 erano un simbolo per Milano e le milanesi), il garage Traversi è pronto a rinascere. «Ma noi non sappiamo ancora nulla: se chiuderemo, quando chiuderemo. I saldi sono cominciati e la nuova collezione è arrivata», si lamentano i dipendenti del grande magazzino.
«È un bene, commenta l'assessore alle Attività produttive, Tiziana Maiolo, riqualificare il centro. L'importante, però, è che ci sia sempre un'offerta diversificata che accontenti le tasche di tutti. E che si creino spazi sociali e culturali, che si costruiscano fontane, si diano opportunità di svago. Senza dimenticare le periferie, una delle grandi emergenze cittadine di cui stiamo discutendo in giunta». Interviene anche l'assessore ai Giovani, Giovanni Terzi: «Chiediamo a chi investe nella città di costruire nuovi centri di aggregazione. Siano essi nel quadrilatero o ai margini di Milano».
Estratto da CorrierEconomia del 10/07/06 a cura di Pambianconews