Una nuova tendenza imperversa sulle pagine dei giornali e sui cartelloni pubblicitari: è la nuova moda dell'autopubblicità. Da Dolce & Gabbana a Margherita Missoni, da Beatrice Trussardi a Matteo Marzotto. E' la cosiddetta “Sindrome della rana”, la strategia di scendere in campo personalmente nel promuovere il proprio marchio sia che si tratti di alimentari sia di lusso modaiolo.
Precursori di questo trend furono Yves Saint Laurent che già nel 1971 pubblicizzava tramite il suo nudo un suo profumo e Fabio Inghirami che ai tempi di Carosello pubblicizzava le camicie Ingram. Nelle pagine della stampa internazionale sono passati tre ragazzi Trussardi: prima Beatrice in posa principesca con il levriero della casa, poi Tomaso e Gaia come modelli jeansezzanti per un pubblico post-adolescenziale. Quindi è stata la volta della famiglia Etro, capitanata dal padre-fondatore Gimmo, da Kean e Veronica, gli stilisti di casa e dagli altri fratelli, tutti impegnati in una serie di ritratti ironico-concettuali. Qualche mese fa ha molto incuriosito l'esordio come modello di Ralph Lauren avvolto nei suoi cappotti di stampo bostoniano e ancora il macro-ritratto di una delle hit-girl più seguite nel giro «piccole ereditiere crescono» e cioè Margherita Missoni, sguardo assassino per lanciare il profumo. Le ultime uscite sono di questi giorni. Prima Gianfranco Ferrè che ha cosparso t-shirt e altri dettagli della collezione-uomo con una sua silhouette nera di profilo in dichiarata citazione hitchcockiana e infine Dolce & Gabbana, fotografati da Jean-Baptiste Mondino per l'ultimo Motorazr che porta il loro marchio.
«E' una strategia, spiega Enrico Finzi, sociologo ed esperto di comunicazione, che nasce originariamente all'insegna del “garantisco io” e si sviluppa allo scopo di togliere anonimato al messaggio. In ogni caso tre motivazioni inducono gli stilisti a scendere in campo: per narcisismo, per sottolineare il prodotto che nell'effetto-marmellata della troppa pubblicità diventa liso molto presto e infine per dare un senso di unicità, di irripetibilità all'oggetto in questione. Due stilisti che avrebbero la faccia giusta? Valentino e Karl Lagerfeld. Indimenticabili».
Estratto da Corriere della Sera del 4/07/06 a cura di Pambianconews