La dinastia Marzotto prosegue tra complotti e rappresaglie. L'ultimo colpo di scena, lo scorso 13 giugno, quando è stato annunciato lo scioglimento anticipato del patto sottoscritto lo scorso dicembre per blindare il nocciolo azionario (18%) di entrambe le società. E con il venir meno dell'accordo che legava Umberto Marzotto (attraverso
Due gli schieramenti: da una parte gli esponenti della generazione più anziana, da Antonio Favrin (Canova partecipazioni) a suo fratello Umberto. Dall'altra i nipoti che, superata la soglia dei 30-40 anni, scalpitano per fare a modo loro. A cominciare da Gaetano, Stefano, Nicolò e Luca Marzotto, i quattro figli di Vittorio Emanuele (l'altro fratello scomparso), protagonisti, insieme al cugino Marco Donà dalle Rose, del ribaltone che nel settembre 2005 li ha portati al comando della Zignago. Estromettendo Favrin e lo zio Umberto, più i relativi figli (Paola, Vittorio, Diamante e Matteo, riuniti nella Gencor) e nipoti (gli altri tre eredi dei Donà dalle Rose, e cioé Rosanna, Isabella e Andrea).
Estratto da Il Mondo del 23/06/06 a cura di Pambianconews