I conti di Richemont brillano nonostante la minusvalenza derivante dal 20% in British American Tobacco. Ma il gruppo può fare di meglio, soprattutto nel segmento pelle. Lo sostiene il ceo Norbert Platt che ha dichiarato di voler aumentare i ricavi nel settore della pelletteria crescendo per linee esterne. Platt ha inoltre sottolineato di non voler vendere il brand Lancel («Non abbiamo neanche preso in considerazione la possibilità», ha detto il ceo).
«Siamo davvero molto interessati a fare acquisizioni nel leather goods», ha dichiarato Platt al quotidiano svizzero Finanz und Wirtschaft. Platt ha però negato contatti con Hermès International (per le borse) o con Bulgari (per i gioielli), aggiungendo che «le scalate ostili non sono nello stile della famiglia». Anche se, ha precisato, «non escluderei invece la possibilità di acquistare Audemars Piguet», nel caso in cui il produttore di orologi fosse in vendita. Richemont nel 2005 ha visto balzare l'utile netto del 36% a 1,130 miliardi e aumenterà il dividendo agli azionisti del 20%.
Estratto da Finanza&Mercati del 13/06/06 a cura di Pambianconews