Si accende la pressione su Bruxelles di parte delle rappresentanze di categoria del made in Italy in merito all'adozione dell'etichetta di origine. E assume anche toni spettacolari. oggi, infatti, l'Associazione nazionale calzaturifici italiani (Anci), in coordinamento con il corrispondente organismo europeo (la Cec), pubblicherà una lettera aperta su The Times, Frankfurter Allgemeine e Le Soir. La missiva è diretta ai primi ministri dei Paesi di influenza delle tre testate: Tony Blair (Gran Bretagna), Angela Merkel (Germania) e Guy Verhofstadt (Belgio).
«Oltre ad una ulteriore sensibilizzazione dei consumatori, spiega il presidente di Anci, Rossano Soldini, vogliamo che i governi di questi Paesi si esprimano a favore della proposta di marchio di origine obbligatorio sui prodotti extra Ue. Una proposta che, per diventare Regolamento operativo, ha bisogno dei 29 voti del Regno Unito, dei 29 della Germania e dei 12 del Belgio». Con l'appoggio dei tre Paesi, ci sarebbe infatti la maggioranza necessaria all'approvazione del provvedimento, già nella riunione del "Gruppo questioni commerciali" della Ue previsto per domani.
Estratto da Finanza&Mercati del 13/06/06 a cura di Pambianconews