Trudi, il marchio friulano diventato ormai sinonimo di peluche, vuole crescere passando dalla produzione alla distribuzione diretta. Dopo l'esordio di un anno fa con la prima vetrina test nell'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo), il presidente e Ad Maurizio D'Angelo ha deciso di accelerare il piano per una rete di store cominciando con l'acquisizione di un blocco di 13 punti vendita di altri marchi in franchising. Per il piano retail è stata allestita una apposita unit distaccata dalla sede centrale di Tarcento (Udine) a Silea (Treviso). Gli obiettivi sono ambiziosi: entro fine anno i negozi saranno 20 per arrivare a 60 entro il 2008.
Trudi, rilevata al 100% nel 2005 dal fondo Palladin capital dopo una fase di riorganizzazione firmata dallo stesso D'Angelo, si sta affermando come il primo marchio di peluche e accessori di qualità in Europa anche con licenze per segmenti specifici come per la biancheria per la casa con la Gabel, per gli occhiali con la Allison, per gli abiti con Altana, per i gioielli con Binda e per le scarpe con Elisabetriali. Altri abbinamenti sono oggetto di trattative. Trudi (fatturato di circa 25 milioni, per il 42% all'estero) produce anche accessori con il marchio Mymy, bambole Trudi girls e prodotti con l'etichetta tedesca Olli Olbot, acquisita negli ultimi tempi.
Estratto da Il Mondo del 2/06/06 a cura di Pambianconews