Il private equity ha voglia di lusso e di retail. Un fattore che ha acceso l'attesa di un'estate incandescente sul fronte delle acquisizioni. A sostenere l'entusiasmo dei seguaci delle M&A, il fatto che molti deal sulle case di moda e sulle grandi catene di distribuzione sono alle battute finali. Basti pensare all'americana Federated Department Stores che, nell'ultima settimana, ha ricevuto una decina di offerte per la sua divisione Lord&Taylor e starebbe valutando anche la cessione di David's Bridal. Per Lord&Taylor si apre la fase delle offerte vincolanti. Finora sul tavolo di Federated sarebbero arrivate le proposte di Tornado Realty Trust, Schottenstein Stores, Cerberus Capital Management e Gordon Brothers. Ma alcune fonti di mercato indicano che sono arrivate offerte anche da Texas Pacific Group e Warburg Pincus che, in cordata, hanno acquisito lo scorso anno, Neiman Marcus.
Così come entra nel secondo round Jones Apparel per il quale sono arrivate offerte nell'ordine dei 32 dollari per azione, al di sotto di quanto chiesto dal gruppo e dalle banche (ovvero tra 35 e 38 dollari per azione). Fonti finanziarie indicano anche una possibile vendita, forse un leverage buyout, per Foot Locker. E anche Eddie Bauer starebbe considerando una vendita e avrebbe incaricato Goldman Sachs di esplorare le varie possibilità.
Gli analisti di Hsbc, in un recente report (intitolato provocatoriamente «Fumo senza arrosto?»), indicano che sul mercato «ci sono molte speculazioni anche intorno alle società a capitale familiare come Tod's, Bulgari, Hermès. E che questo non fa che gonfiare la valutazione dei titoli». Le ragioni dell'appetibilità vanno cercate nel fatto che «i margini operativi di queste aziende, dicono gli operatori di Hsbc, sono cresciuti negli ultimi 10 anni, mentre i costi industriali sono rimasti costanti. Inoltre, le aziende del lusso sono meno capitai intensive rispetto a quelle che appartengono ad altri settori. E le loro dimensioni (nella maggior parte dei casi sono piccole o medie e a controllo familiare) le rendono più scalabili».
Estratto da Finanza&Mercati del 1/06/07 a cura di Pambianconews