Uno spazio sempre aperto: dalla mattina, quando aprono gli uffici, a tarda notte. E' dell'architetto Cesar Pelli il progetto delle Petronas towers di Kuala Lumpur, a lungo le torri più alte del mondo. Oggi tocca alla Città della Moda.
L'area Garibaldi-Repubblica è pensata solo per i milanesi che si occupano di stile?
«Il mio obiettivo è attrarre gente di ogni età e ceto sociale. Non ci saranno solo showroom e uffici ma anche locali, bar, abitazioni e uno spazio d'incontro ispirato alla tradizionale piazza italiana. Anche i turisti avranno buone ragioni per visitare la Città della Moda. Non dimentichiamo che siamo vicini alla stazione Garibaldi e a pochi passi dall'asse di corso Como».
Un quadrilatero della moda a Milano c'è già. E' quello che si sviluppa intorno a via Montenapoleone.
«A differenza di via Montenapoleone, la città della Moda sarà viva tutto il giorno. Dalla mattina presto, quando si aprono gli uffici, a tarda notte, quando chiudono i locali».
Siamo sicuri che gli stilisti avranno voglia di insediarsi gomito a gomito?
«Ci aspettiamo che gli stilisti aprano uffici in questa nuova parte della città. Ma la moda non sarà l'unico motore dell'area. Vogliamo attrarre tutte le forze creative, design compreso».
Nei mesi scorsi un gruppo di progettisti italiani ha contestato il largo spazio che l'Italia offre agli architetti stranieri. Che ne pensa?
«Andiamo oltre. Nel progetto di Garibaldi-Repubblica lavoro al fianco di colleghi di nazionalità diverse. Spagnoli, inglesi. E, naturalmente, italiani».
Estratto da Corriere della Sera del 23/05/06 a cura di Pambianconews