L'Assem (Associazione Servizi Moda), che riunisce le più importanti agenzie italiane, ha indetto uno sciopero di tre ore per protestare contro l'assenza di regole nel settore dei servizi della moda, che avvantaggia le agenzie straniere a scapito di quelle italiane. Allo sciopero, indetto per mercoledì 17 maggio, parteciperanno gli operatori del settore: dagli stilisti, ai fotografi, dalle modelle ai truccatori e parrucchieri.
«La protesta di mercoledì, spiega Guido Dolci, presidente Assem, ha lo scopo di denunciare la concorrenza sleale delle agenzie straniere in Italia, che rubano la scena agli operatori made in Italy senza neanche comunicare le prestazioni o pagare tasse nel nostro Paese. Mentre le agenzie italiane per operare in Europa (ad esempio in Francia) o negli Usa, devono essere iscritte alla Camera di commercio locale, pagano tasse al fisco locale e prima ancora devono avere una licenza per poter prendere qualsiasi lavoro».
L'idea di Assem è introdurre il meccanismo delle licenze per le agenzie straniere anche in Italia. «Sarebbe un modo per controllare gli accessi e i compensi degli operatori esteri sul mercato italiano e per non impoverire il nostro sistema. Spesso gli stilisti o le case di moda lamentano che, a distanza di anni, ricevono richieste di certificazione su pagamenti di prestazioni ricevute da operatori stranieri molti anni prima», prosegue Dolci.
«La Camera della moda è d'accordo con alcuni dei motivi ispiratori della protesta», ha commentato Mario Boselli (nella foto), presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. «Innanzitutto con la necessità di rimediare all'assenza di regole nella concorrenza con gli stranieri, ma anche semplicemente tra italiani. Tuttavia, non crediamo che lo sciopero sia uno strumento efficace, in particolare in un momento come questo, fuori dalle sfilate».
Estratto da Finanza&Mercati del 16/05/06 a cura di Pambianconews