Il settore dell'abbigliamento maschile italiano conferma nei trend della pubblicità quanto emerge dalle statistiche economiche e produttive: i marchi nobili del vestiario uomo spingono sull'acceleratore della pubblicità sulla carta stampata. Secondo una ricerca di Pambianco Strategie di Impresa, i leader nello «sforzo pubblicitario» restano, anche nel 2005, Canali, Pal Zileri e Kìton. In poche parole, i classici del comparto. Non solo: sempre secondo lo studio, proprio ai nomi più blasonati del segmento si deve l'andamento positivo della pubblicità. Un segno, questo, della buona salute che regna nella parte alta del settore e una conferma dei dati emersi nel corso dell'ultima edizione del gennaio 2006 di Pitti Immagine Uomo, l'evento mondiale della moda maschile.
In base al preconsuntivo 2005, le statistiche indicano che «sia in termini di produzione rimasta in Italia sia in termini di fasce di mercato di riferimento, la moda maschile italiana si è ulteriormente riposizionata verso l'alto nei segmenti più sensibili a fattori non-price: qualità, stile, servizio al retail. Non importa, perciò, all'uomo italiano, se «ormai i due terzi della domanda nazionale vengono soddisfatti da prodotti importati».
L'analisi di Pambianco ha considerato 161 marchi che hanno investito sia nel 2004 sia nel 2005. Nel complesso, la crescita delle risorse pubblicitarie nel 2005 è stata del 5,6%. A trainare i numeri sono i principali 50 brand, i cui investimenti valgono l'83% del totale e che hanno aumentato lo sforzo in annunci sulla carta stampata di ben il 27,5%. Big come Canali (che copre il 5,5% degli investimenti totali), Pal Zileri (il 4,2%), Kìton (il 3,9%), Ralph Lauren (3,6%) e Loro Piana (3,3%), hanno registrato incrementi dall'8 al 155%.
Estratto da Finanza&Mercati del 13/05/06 a cura di Pambianconews