Se da una parte la crisi del 2005 è dovuta in larga percentuale all'espansione delle esportazioni cinesi, proprio dal sud est asiatico potrebbero arrivare nuove opportunità per i produttori italiani, in particolare per il distretto tessile pratese che ha già aperto rapporti con paesi orientali come India e Bangladesh. E proprio la penisola indiana potrebbe diventare un bacino d'utenza importante. Questo, almeno, è ciò che è emerso dalla missione economica a carattere esplorativo in India, che ha visto impegnato lo scorso gennaio il presidente della Regione Toscana Claudio Martini insieme al direttore di Toscana promozione Mauro Ginamneschi.
Gli imprenditori indiani presenti alla Country presentation dell'offerta toscana hanno mostrato grande interesse per la Toscana e in particolare per il distretto pratese. «Il 70% delle domande che ci hanno rivolto i circa 300 imprenditori che abbiamo complessivamente incontrato, sia a Mumbai che a New Delhi, ha assicurato l'assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna, era dedicato a questo distretto e da più parti è stato manifestato con l'esplicito interesse a entrare in questa filiera. Prato ha vissuto nel 2005 una profonda crisi, acuita anche dalla concorrenza sempre più spietata, e credo che il mercato indiano possa davvero diventare una grande opportunità di penetrazione. Da parte della Regione ce la metteremo tutta per incrementare gli sforzi in questo comparto».
Insomma, se la crisi del 2005 è da ricondursi all'invasione del mercato da parte di prodotti soprattutto made in China, proprio dall'Asia potrebbe giungere una spinta alla ripresa che sembra affacciarsi sul futuro del distretto pratese.
Estratto da Finanza&Mercati del 9/05/06 a cura di Pambianconews