Torna in utile Prada, almeno per quanto riguarda la società operativa, Prada Spa, che raggruppa i marchi rimasti in mano alla maison milanese: Prada, Miu Miu, Car Shoe e Azzedine Alaia. I dati preliminari del bilancio 2005 indicano una crescita di oltre il 10% delle vendite, che hanno raggiunto 1,33 miliardi di euro. Ma quel che più conta è il recupero del margine operativo (ebitda) salito del 20% a 200 milioni di euro e del risultato operativo (ebit) che ha messo a segno una crescita ancora più sostenuta, pari al 30%.
La strategia si è concentrata sulla riorganizzazione della rete di vendita esistente, migliorandone l'efficienza. Di nuove aperture, per Prada, si parlerà solo a partire dal 2007. Intanto, però, il marchio forte del gruppo ha messo a segno crescite a due cifre sia negli Stati Uniti (che rappresentano il 25% del fatturato), sia in Asia, sia in Europa (+13%). Più a rilento l'Italia, ferma a poco meno del 10%.
Un pò diversa la situazione di Miu Miu, 125 milioni di euro il fatturato 2005, marchio sul quale è in corso un importante lavoro di rilancio, sul fronte dei negozi e su quello degli investimenti in comunicazione. L'obiettivo è quello di rendere il brand sempre più autonomo rispetto a Prada, di dargli una connotazione di linea di tendenza.
Quanto ai due marchi più piccoli, Car Shoe ha più che raddoppiato i ricavi 2005 rispetto al 2004, passando da 7 a 16,5 milioni di euro. Più lenta la risalita di Azzedine Alaia, passata da 9 a 10 milioni di euro di ricavi.
Per il 2006, infine, il gruppo si attende un'ulteriore crescita in base agli ordini per la prossima collezione A/I che sono cresciuti del 12% rispetto alla stagione passata.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/04/06 a cura di Pambianconews