All'inizio furono cinturini per orologi. Poi arrivò il packaging per la gioielleria, con il marchio Dhiva, seguito dai portaorologi Officina Italia. Infine, nel 2002 fu la volta di Brosway, il brand di gioielli in oro e acciaio. «La decisione di ampliare la nostra offerta con la divisione gioielleria» ricorda Lanfranco Beleggia, proprietario della società, «è stata trainata dalla ventata di idee fresche portate in azienda da giovani leve, a cominciare dai miei figli Maurizio e Valerio».
Il marchio Brosway nasce proprio pensando a un pubblico giovane e si ispira a una concezione diversa di gioiello. L'asso nella manica di Brosway è l'acciaio. «La sfida più importante» racconta Beleggia «è stata quella di contribuire a cambiare l'approccio mentale al prodotto e a fare accettare un concetto nuovo, quello di gioiello “veloce”.
Una rivoluzione per la quale il mercato era in verità già pronto, tanto che in pochi anni è cresciuto molto e continua a mantenere elevati margini di crescita. Lo dimostrano anche i numeri dell'azienda, che in tre anni ha visto più che raddoppiare il suo giro d'affari: dai 6 milioni di euro del 2003 ai 14 del 2005. Adesso la società è pronta per la conquista di mercati esteri. Già presente in Europa, Spagna e Germania in testa, l'azienda esce dai confini europei: dal Messico al Giappone, dalla Russia a Hong Kong e Taiwan. In quest'ottica si colloca la partecipazione di Bros Manifatture alle fiere internazionali, che l'hanno portata anche al Jck Show di Las Vegas, e l'investimento in comunicazione per il marchio Brosway, che ha sfiorato, nel 2005, i 3,5 milioni di euro.
L'ultimo traguardo coinvolge invece la politica distributiva. Premessa la volontà dell'azienda marchigiana di puntare sui piccoli numeri per mantenere la lavorazione artigianale, Bros Manifatture ha scelto di mantenere una rete di negozi ristretta e selezionata. «Nel nostro futuro, però» conclude Beleggia «vediamo senz'altro l'apertura di negozi a nostro marchio. E il primo passo potrebbero essere i corner».
Estratto da Economy del 13/04/06 a cura di Pambianconews