Giorgio Armani ha lanciato la collezione ArmaniCasa dedicata a tessile e arredamento che ormai conta 33 negozi e 100 shop in shop in tutto il mondo. A breve ArmaniCasa sarà protagonista di un'ulteriore espansione attraverso la catena esclusiva Armani Hotel&Resorts i cui interni saranno arredati con collezioni create ad hoc.
Qual è l'oggetto più importante in una casa?
Dipende dalla personalità di chi ci abita. Certamente non è quello più costoso, piuttosto quello legato a un ricordo caro.
La casa deve avere un colore prevalente?
No, nessuno. Ci vogliono punti di colore che si isolano uno dall'altro e che indicano diverse fasi della propria vita. Sul divano rosso c'è lo svago; ma la cucina sarà più asettica perchè deve dare la sensazione di pulizia, di un'alimentazione dietetica e così via. Non amo la casa uniforme: tutta bianca, tutta rossa, tutta verde. Preferisco una casa neutra in cui ogni volta si può aggiungere qualcosa.
Area ufficio: a cosa non rinuncerebbe mai?
Non rinuncerei mai a personalizzare l'ufficio con elementi che siano legati ai propri amori. Privilegiare solo le linee nuove e moderne ma spersonalizzate è un errore. Così tutto diventa asettico. Ho un ufficio che mi sono costruito e che dovrebbe essere una sorta di pensatoio, una stanza all'ultimo piano in via Borgonuovo nel centro di Milano che ho allestito come una specie di atelier tutto rivestito in legno e arredato con alcuni mobili particolari. E' il posto in cui fingo di essere la persona che tutti si immaginano sempre intenta a creare e pensare. In realtà non sto mai solo, ho spesso ospiti il più delle volte esterni alla mia azienda. Gran parte del mio lavoro si svolge poi nei vari uffici all'interno della nostra sede e raramente i miei collaboratori vengono da me. Sono io che vado da loro. Tento di immedesimarmi nella loro atmosfera.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 4/04/06 a cura di Pambianconews