Le grandi case di moda sportive si stanno battendo per diventare sponsor delle squadre di calcio dei prossimi Mondiali 2006. A giocare in casa c'è Adidas, che oltre a vestire sei team, Francia, Germania, Spagna, Argentina, Trinidad Tobago e Giappone, avrà il “privilegio” di ospitare il ritiro premondiale della nazionale argentina nel campo da calcio appositamente costruito ad Herzogenaurach, dove hanno sede sia Adidas che Puma. Come spiega l'Azienda: «Si tratta di un'occasione unica e clamorosa che dimostra come Adidas condivida le partnership a trecentosessanta gradi. L'opportunità commerciale e mediatica offerta dai mondiali in Germania è eccezionale ed irripetibile per noi che vogliamo dominare il mondo dello sport. Teniamo presente che sul design delle divise dei calciatori si arrivano a montare intere collezioni d´abbigliamento sportivo».
A Berlino il marchio firmerà uno degli eventi più attesi in quello che può essere definito il “fuoristadio”. Come spiega Marco Del Checcolo, responsabile delle relazioni esterne del marchio: «Abbiamo voluto fare a Berlino una specie di Disneyland del calcio, quarantamila metri quadrati di allestimento nel cuore della città di fronte al Reichstag, dove attendiamo 80 mila tifosi al giorno. Oltre a bere e mangiare ci saranno schermi interattivi, proiezioni di partite, ed uno stadio identico a quello in cui si disputerà la finale costruito su scala 1:33 ed in grado di ospitare fino ad ottocento persone».
L'investimento sulle partite del prossimo luglio è unanimemente definito “colossale”, anche perché le case di moda si aspettano rientri in termini di pubblicità, immagine e vendite altrettanto imponenti. Prosegue De Checcolo: «L'arena competitiva è bollente, tutti vorrebbero in qualche modo partecipare, ma non è così semplice». Infatti a dividersi la torta i marchi sono pochi. Come numero di squadre in pole position c´è Puma con undici team (Italia, Polonia, Cecoslovacchia, Svizzera, Paraguay, Tunisia, Costa d´Avorio, Togo, Ghana, Iran ed Arabia Saudita). Segue Nike che si è aggiudicata Olanda, Portogallo, Croazia, Brasile, Stati Uniti, Messico e Sud Corea. Sei le squadre firmate Adidas, due Lotto, due Umbro ed una a testa per Marathon, Joma e Sagras.
In Italia l´azienda più attiva nel settore è Lotto. Spiega Alberto Landi, direttore della comunicazione: «I mondiali sono un´opportunità impressionante. Noi ci siamo persi quelli del 2002 perché nessuna delle nostre squadre ha passato le prime selezioni, ma quest´anno ci saremo di nuovo. Ormai i calciatori sono delle specie di star hollywoodiane, e per le nostre squadre oltre all´abbigliamento tecnico abbiamo fornito quello per il tempo libero».
Estratto da Affari&Finanza del 3/04/06 a cura di Pambianconews