Si è chiusa ieri la gara per rilevare il controllo di Arquati. Tra gli interessati ci sarebbero delle multinazionali, dei gruppi industriali italiani e dei fondi di investimento, anche esteri. Nel corso del mese di aprile si aprirà la data room a Parma, poi seguiranno le offerte vincolanti.
Il prezzo di riferimento sarebbe stato indicato intorno ai 15 milioni di euro, pari al patrimonio netto del gruppo. Se il valore sarà inferiore, il ministero della Attività Produttive dovrebbe condurre direttamente delle trattative private con gli interessati. Il ricavato dalla vendita sarà integralmente destinato al rimborso dei creditori, principalmente bancari.
La gara competitiva ha per oggetto Arquati Industrie, che detiene il 60,64% del capitale sociale di Arquati, la holding cui fa capo Arquati Cornici e un'altra dozzina di aziende in bonis. Il piano prevede un mutamento nell'assetto imprenditoriale del gruppo, con la definitiva perdita del controllo da parte dell'omonima famiglia, che ha già consegnato fiduciariamente l'intera quota (oltre il 60%) nelle mani del commissario straordinario Daniele Discepolo.
Estratto da Finanza&Mercati del 30/03/06 a cura di Pambianconews